Questo darà a molti miei alunni la possibilità di dimenticare come si tiene il mouse o come si seleziona una frase, e avvicinerà ulteriormente all'informatica anche molte nuove fasce d'utenti.
Questi, se la tendenza continua così, s'iscriveranno sicuramente a Facebook. Come si sa, è il social network più famoso del mondo, e non è l'unico. Secondo le stime di Socialnomics (guarda il video in inglese), avrà ancora più successo negli anni successivi, specialmente tra gli utenti tra i 55 e i 65 anni.
Proprio l'età di Mara che l'altro giorno, dopo averle spiegato il sistema di traduzione della toolbar di Google, mi chiedeva se questa traducesse automaticamente anche i video in inglese. La cosa mi ha fatto sorridere, ma ultimamente ho letto che la società Exalead è riuscita a sviluppare un software che riesce a leggere le parole nei file audiovideo.
La cosa non è nuovissima, infatti esistono già programmi che ricevono comandi vocali, ma attualmente non raggiungono livelli soddisfacenti.
Insomma, per la felicità di Mara, avremo la possibilità di guardare video stranieri con già i sottotitoli in italiano, o avere la traduzione immediata di canzoni.
A quando un traduttore universale alla Star Trek?